N° 78
SOTTO ASSEDIO
1.
Il bisturi sfiora il
piccolo congegno con delicatezza. La spia rossa è sempre più brillante. Tutti i
presenti sono consapevoli che il destino del paziente e forse non solo il suo
dipendono dalla prossima mossa.
La mano della
dottoressa Glenda Sandoval si muove sicura mentre il suo collega Keith Kincaid
agisce da un altro lato con perfetta sincronia.
C’è un attimo di tensione poi la spia rossa si
spegne mentre il piccolo quadratino nero viene rimosso. L’infermiera Palmer
deterge la fronte della Dottoressa Sandoval che dice:
-È fatta. Ora passiamo al resto.-
Altrove un uomo dai
capelli e baffi bianchi con indosso una tenuta da medico esclama:
-Il contatto con Coldblood-7 è stato interrotto!-
-Una cosa seccante, lo ammetto, ma è così grave, Dottor Harrow?- chiede
un uomo ben vestito dai capelli e barba neri.
-Lei non capisce, Ryker.- ribatte l’uomo di nome Jonas Harrow -Se
Coldblood è stato sottratto al nostro controllo, porterà i nostri nemici da
noi.-
-Capisco perfettamente, invece, Harrow.- replica, tranquillo, Harlan
Ryker -Se davvero Coldblood guiderà i nostri avversari, il meglio che possiamo
fare è prepararci ad accoglierli, le pare?-
Howard Finch Senior siede su una poltrona nel suo
hotel e riflette. Ha consegnato la sua vita nelle mani di un uomo che ne ha
fatto quello che voleva e gli ha tolto tutto quello che contava per lui.
Ora quell’uomo crede
di possedere tutto quello che conta per Howard, compresa la sua anima. Come
diceva il Vangelo? “Che gioverà infatti all'uomo guadagnare il mondo intero,
se poi perde l'anima sua?”[1]
Howard
Finch, armatore di Chicago, sa che perderà la stima della donna che ha sposato
e dei suoi figli, compresa quella che ha sempre considerato sua, anche se non
l’ha concepita lui. È insopportabile.
Contempla
ancora la pistola nelle sue mani e poi infila la canna in bocca. Cosa pensi in
quei brevi momenti nessuno lo saprà mai.
Lo
sparo echeggia nella stanza.
2.
In un posto lontano l’uomo noto come il Mandarino
attiva uno schermo su cui appare il volto di suo figlio Temugin:
-Dunque, figlio…- chiede -… com’è andata la tua missione?-
<<Perfettamente, padre.>> risponde il giovane <<C’è
stato un imprevisto e ho dovuto battermi con Iron Man ma sono riuscito a
fuggire e sono certo che lui non sospetta il mio vero scopo.>>
-E se tutto andrà come deve, quando lo scoprirà, sarà troppo tardi: il
suo prezioso mondo cadrà nelle mani del Mandarino.-
Gli uomini e le donne
nella stanza hanno volti decisamente più rilassati.
-Dunque Coldblood se la caverà.- dice Tony
Stark.
-Si riprenderà perfettamente.- risponde
Glenda Sandoval -Almeno dal punto di vista fisico. Per il resto occorrerà
aspettare il suo risveglio.-
-Se sei d’accordo, Tony…- interviene Michael
Collins -…posso riattivare i sistemi operativi di Coldblood.-
-Provvederemo insieme e… chiamerò Iron Man ad
assisterci nel caso qualcosa andasse storto.-
Mike
sorride: lui è uno di quelli nella stanza che sa Tony Stark stesso è Iron Man
ma manterrà il segreto.
Il
cellulare di Tony squilla e lui risponde:
-Sì, Mrs. A cosa…-
Il
volto di Tony sbianca di colpo.
-Ne è sicura? E Kathy lo sa? Capisco. Arrivo
subito.
-Che succede Tony?- chiede una preoccupata
Pepper Potts.
-Howard Finch, il patrigno di Kathy si è
suicidato stamattina. L’hanno scoperto da poco.- risponde Tony.
-Oh Mio Dio! Ma perché?-
-Non lo so ancora. Joanna è collassata quando
l’ha saputo ed è qui in ospedale. I bambini stanno per uscire da scuola. Qualcuno
deve andare a prenderli. Dovrò… dovrò pensarci io.-
-Vengo con te.- afferma, risoluta, Pepper.
-Grazie.- mormora Tony, poi si rivolge a
Happy -Puoi accompagnare tu Mike alla REvolution? Io avvertirò Iron Man perché
sia presente anche lui.-
Happy
capisce l’antifona e risponde:
-Nessun problema. Ci penso io, tu vai da tua
figlia.-
Tony
non se lo fa ripetere due volte ed esce seguito da Pepper.
Il Consiglio dei Direttori della Osborn
Corporation, conosciuta anche semplicemente come Oscorp, multinazionale chimica
e farmaceutica tra le più importanti del settore, è un consesso di 15 persone
il cui compito è supervisionare le operazioni dei manager scelti per
amministrare la società ed approvare le più importanti scelte di politica
aziendale. Decisioni come quella che sta proponendo l’attuale Presidente
Vincent Vandergill:
-Il mio consiglio è di accettare l’offerta di acquisto della
Stark-Fujikawa. Si tratta di una proposta molto conveniente.-
-Bene, direi di mettere la proposta ai voti.- conclude il corpulento
Presidente del Consiglio Leslie Farrington.
-Io direi di no, invece.-
A parlare è stato un
uomo che i presenti ben conoscono: il fondatore della società Norman Osborn,
appena entrato nella sala riunioni senza tanti complimenti.
-Norman…- comincia a dire Farrington ma Osborn non lo lascia
continuare:
-Volete vendere la mia società a quell’inetto di Morgan Stark e i suoi
soci giapponesi e non vi sognate nemmeno di avvertirmi?-
-Non sei più il C.E.O.[2]
Osborn.- ribatte Vandergill -Anzi, non sei nemmeno più nel Consiglio, non puoi
darci ordini.-
-Chiudi quella bocca, Vandergill.- ribatte seccamente Norman -Sono
stato costretto a dimettermi per evitare sanzioni alla società, lo sapete bene,[3]
ma sono sempre il maggiore azionista e non vi conviene opporvi a me.-
-Altrimenti?- ribatte con tono di sfida Vandergill.
-Altrimenti potrei arrabbiarmi e puoi credermi Vandergill, e anche tu
Farrington, non vi piacerei quando sono arrabbiato.-
-Ci stai minacciando, Norman?- chiede Farrington.
-No, Leslie, vi sto dando solo un avvertimento.- risponde Osborn -Quando
passerò alle minacce ve ne accorgerete.-
E nessuno dubita che
sia serio.
3.
Tony vorrebbe
decisamente essere altrove in questo momento, magari a combattere un
supercriminale nei panni di Iron Man, ma sa di non avere scelta.
Pepper Potts gli
stringe la mano e gli sussurra:
-Ce la farai, io sono con te.-
E non ne è mai stato
felice come in questo momento. Fa un lungo respiro quando vede uscire dalla
costosa scuola privata dove hanno studiato tutti gli Stark delle ultime
generazioni Kathy e il fratello più piccolo Howie.
-Papà!- esclama lei vedendolo.
In altri momenti Tony
sarebbe stato felice di sentirsi chiamare così, ma ora si sente stringere il
cuore.
Lei lo guarda in viso
e capisce che qualcosa non va.
-È successo qualcosa, vero?- chiede -Alla mamma? O forse…-
-Devi essere forte, Kathy.- le risponde -Tu e tuo fratello dovete esserlo
entrambi.-
In un luogo segreto
Harlan Ryker guarda impassibile un flusso di dati su un monitor.
-Ora possiamo davvero considerarlo ufficiale: abbiamo perso Coldblood.-
-E adesso?- chiede Jonas Harrow.
-Sentiamo la nostra stimata collega. Che ne dice, Dottoressa Dyson? Lei
conosce molto intimamente il colonnello Savin. Cosa crede che farà Coldblood
una volta libero?-
La Dottoressa Gina
Dyson risponde con voce atona:
-Non ho dubbi che tornerà qui con i suoi nuovi alleati per bloccare le
vostre operazioni e cercare di liberarmi.-
-E il chip di controllo che le è stato innestato le impedisce di
mentirci, non è vero? Molto bene. Si prepari all’evacuazione Dottoressa.-
-Allora abbandoniamo questa base?- chiede Harrow,
-Era già previsto da quando Coldblood è caduto in mani nemiche.-
interviene Simon Ryker -Ci ricollocheremo in un luogo che Coldblood non conosce
e nel frattempo…-
Una parete si apre per
mostrare un cyborg il cui design è simile a quello di Deathlok.
Mentre Harlan Ryker digita velocemente sul suo
computer una sequenza di lettere e numeri, suo fratello Simon prosegue:
-… lasceremo una sorpresina per chiunque dovesse arrivare qui dopo che
ce ne saremo andati: la nuova generazione di cyborg, possiamo chiamarlo il
Deathlok 2.O.-
Nel laboratorio
principale della REvolution Michael Collins osserva su un monitor i dati sulle
condizioni di Coldblood. Disteso su un lettino. Al suo fianco Iron Man, ovvero
Happy Hogan.
Collins dice solo una
parola:
-Ora!-
Dei macchinari vengono
attivati e una corrente di energia attraversa il corpo di Coldblood e alla fine
il suo occhio bionico comincia a brillare e quello organico si apre. Una voce
affaticata dice:
-Dove sono?-
-Bentornato tra noi Colonnello Savin.- gli si rivolge Mike -Non si
sforzi: ha da poco subito un’operazione al cervello.-
-Collins?- c’è stupore ma anche sollievo nella voce del cyborg -Allora
ce l’avete fatta, avete rimosso il chip con cui mi controllavano. Non osavo
davvero sperarci,.-
<<Allora quello
che sospettavamo era vero.>> commenta Iron Man
<<Ti sei fatto ferire e catturare apposta.>>
-È stata l’unica idea che mi è venuta per uscire da quella situazione,
ma adesso abbiamo un altro problema.-
-Ovvero?- chiede Mike.
-A quest’ora sapranno che non sono più sotto il loro controllo e
avranno già preso le loro contromisure. Avranno mandato un altro cyborg a
finire il lavoro ed eliminare i potenziali pericoli… me compreso. Potrebbe
essere già qui.-
4.
Davanti al complesso industriale della REvolution
sostano quattro figure, ibridi di uomo e di macchina.
Quello chiamato
Deathlok impugna una sofisticata arma nella mano destra, Nel suo cervello
risuona una voce elettronica:
<<Direttiva primaria: recuperare il cyborg Coldblood-7 o, qualora
non sia possibile, neutralizzarlo permanentemente. Direttiva secondaria:
eliminare eventuali ostacoli alla direttiva primaria.>>
<<Direttiva primaria attivata.>>
aggiunge una seconda voce.
-Nessun problema.- replica Deathlok.
Joanna Nivena Finch si sveglia in una stanza di
ospedale e si ricorda a malapena del perché si trova lì. Mentre cerca di
mettersi a sedere, i ricordi tornano prepotenti: una poliziotta era venuta a
darle la notizia della morte di suo marito e poi l’aveva accompagnata
all’obitorio per il riconoscimento. I
suoi ricordi si fermano al momento in cui il medico legale stava per sollevare
il lenzuolo. Deve essere svenuta e l’hanno portata qui.
Perché Howard ha fatto
una cosa simile? Le aveva detto di aver trovato un modo di risolvere i suoi
problemi, di dargli un’altra chance di salvare il loro matrimonio e lei lo
aveva ascoltato, aveva voluto credergli, ma negli ultimi tempi lui era
diventato più strano, più cupo e quando, durante uno dei loro ultimi incontri,
lei gli aveva chiesto cosa avesse, lui aveva risposto:
-Mi sono accorto di aver fatto un patto con il Diavolo.-
Cosa voleva dire?
Joanna ora si pente di non aver chiesto spiegazioni al momento. Ripensandoci,
deve aver avuto a che fare con il suo gesto.
La donna si veste e
lascia la stanza. Che provino a fermarla, i suoi figli hanno bisogno di lei
adesso, deve andare da loro.
Ha appena firmato le
carte per la sua dimissione e sta per uscire dall’ospedale, quando un giovane
di circa vent’anni, dai capelli neri, vestito con un gessato scuro le si
avvicina e le chiede:
-Mrs. Finch? Posso offrirle un passaggio?-
Joanna lo squadra. Non
lo ha mai visto prima, ne è abbastanza sicura.
-Lei chi è?- chiede diffidente.
-Conoscevo suo marito, eravamo in affari insieme.- risponde l’uomo -Mi
chiamo Ezekiel Stane ed ho una proposta da farle.-
La sottigliezza non è
una prerogativa del modello Deathlok e Michael Collins ne sa qualcosa. Quello
che non si aspettava era che Deathlok si portasse dietro altri cyborg.
<<E quelli chi
diavolo sono?>> chiede Iron Man.
-Uno è un Deathlok.- risponde Mike -Stesso design del modello in cui
ero intrappolato io. Degli altri riconosco solo Siege, gli altri due non la
minima idea di chi siano. Forse il database dei Vendicatori...-
<<Tu controlla
pure, io vado ad occuparmi di quei tizi prima che facciano troppi
danni.>> replica Happy Hogan.
-Vengo con te.- dice Coldblood.
<<Meglio di no.
Quelli sono venuti per te e non è una buona idea gettarti in bocca a loro.
Resta qui e proteggi Collins.>>
-Non mi piace.-
<<Non piace
nemmeno a me, ma è la cosa migliore da fare e lo sai anche tu.>>
Senza aspettare
risposta Happy sfreccia fuori dal laboratorio e vola per i corridoi. Anche
senza i suoi strumenti, le grida che sente sarebbero sufficienti a guidarlo
verso i bersagli. Spera solo di arrivare in tempo
5.
Se c’è una cosa
davanti a cui Tony Stark si sente completamente impotente è il pianto di un
bambino, in questo caso due.
Stringe fra le braccia
sua figlia Kathy che ora sembra decisamente più una bambina che un’adolescente
appena sbocciata.
-Perché…- chiede -Perché lo ha fatto?-
Tony vorrebbe tanto
avere una risposta ma l’amara verità è che non ce ne sono.
-Non lo so, Kathy.-risponde sinceramente -Davvero non lo so. Forse si è
sentito intrappolato in una situazione in cui credeva di non avere altra via
d’uscita.-
-Ma perché non ha chiesto aiuto? Cosa gli è successo di tanto grave che
si è sentito così disperato?-
Un’altra domanda a cui
per ora non c’è risposta-
Nel suo ufficio
intento a riguardare i rapporti giornalieri Jim Rhodes si sta decisamente
annoiando, ma la sua giornata è destinata ad un brusco cambiamento quando la
finestra viene sfondata ed entra una donna che indossa una tuta gialla ed ha il
volto privo di capelli, grigiastro e scaglioso. Sulla testa ha una specie di
cresta e le dita delle mani sembrano artigli.
-Mi dispiace, signor Presidente, ma sei un ostaggio prezioso per la nostra
operazione.- gli dice con voce fredda -Ti consiglio di non muoverti o ti farò
davvero molto male… o magari potrei anche ucciderti.-
-E tu chi saresti?- le chiede Rhodey?-
-Il mio vecchio nome non ha più importanza, tu puoi chiamarmi Gryphon.-
Una cyborg
psicopatica, come se ne avesse già incontrati a sufficienza ultimamente.
In uno dei saloni del
terzo piano Bambi Arbogast si sta frapponendo tra i cyborg ed un gruppo di
spaventati impiegati.
-Questa è una violazione di proprietà privata.- dice con voce risoluta
-Vi ordino di andarvene.-
La cyborg dai capelli
biondi il cui volto è quasi interamente coperto da una maschera di metallo
scoppia a ridere.
-La signora ha temperamento.- afferma -Ma è coraggio o solo
incoscienza?-
Deathlok punta la sua
arma al viso di Mrs. A.
-Coldblood-7, dov’è?- chiede.
-Scoprilo da te, brutto muso.- ribatte lei.
<<Applicare la direttiva secondaria ed eliminare
l’ostacolo.>> dice la
prima voce nella testa di Deathlok
<<Direttiva secondaria pienamente
attiva.>> dice la seconda
voce.
Prima che Deathlok
possa sparare un colpo di repulsori colpisce il suo polso.
<<Qui non si
uccide nessuno, amico.>> gli dice Iron Man.
<<Identificazione soggetto: Iron Man. Azione consigliata: fuoco a
piena potenza.>>
<<Azione intrapresa. Sparare,>>
Deathlok spara e colpisce Iron Man al petto
spedendolo contro una parete facendogliela sfondare.
Non sarà facile, pensa
Happy Hogan rimettendosi in piedi. Decisamente non sarà facile.
CONTINUA
NOTE DELL’AUTORE
Pochissimo davvero da dire.
1) Siege, alias John Kelly è un personaggio creato da
Dwayne McDuffie & Gregory Wright & Jackson Guice su Marvel Comics
Presents Vol. 1° #62 datato novembre 1990. Di lui diremo di più nel prossimo
episodio.
2) Cylla, ovvero Cylla Markham, è stata creata come
cyborg da Larry Hama & Mark Silvestri su Wolverine Vol. 2° #55 datato
giugno 1992. Anche di lei parleremo meglio nel prossimo episodio.
3) Gryphon, alias Ekatarina
Gryaznova, è stata creata da John Francis Moore su X-Force
Vol. 1° #67 datato giugno 1997.
Nel prossimo episodio: la REvolution sotto
assedio, cyborg contro cyborg e molto altro ancora. Non mancate.
Carlo